PostaPronta: da Spagna a Usa con il cuore a Torino

In Italia si chiama PostaPronta. Flash Courier per i francesi, Mail Jack negli Stati Uniti. Insieme, confluiscono in un network internazionale di posta – con altri sei operatori in altrettanti paesi – che abbatte tempi e costi delle spedizioni oltreconfine. E che ha un cuore tutto italiano. Anzi, torinese.La piattaforma del sistema a cui fanno capo gli operatori di posta di Italia, Francia, Spagna, Olanda, Belgio, Germania, Austria, Svizzera e Usa, infatti, è stata sviluppata da Prt, Poligrafico Roggero&Tortia, azienda storica del Torinese, con sede a Beinasco. «Si tratta di un sistema ibrido di invio della posta – spiega Dario D’Urso, Marketing and Business development manager – che prevede la trasmissione digitale dei documenti da inviare, documenti che si materializzano una volta arrivati a destinazione, garantendo così tempi ridotti, qualità e bassi costi». In sostanza, l’invio viene gestito completamente online (il sito di riferimento è www.prontaposta.eu ) al costo della posta domestica del paese in cui si invia il documento. Quest’ultimo viene poi stampato e recapitato direttamente dall’operatore nazionale di riferimento, al costo di una spedizione domestica. In sostanza, un’alternativa tutta digitale ai corrieri e al trasporto “fisico” della posta su gomma, ferro o in aereo. «Il nostro obiettivo – spiega D’Urso – è arrivare a gestire nei prossimi quattro anni almeno un miliardo di buste». Con un giro d’affari stimato in circa 100 milioni di euro. Basti pensare che nella sola Europa, gli scambi in entrata e in uscita di posta toccano quota 20 miliardi di buste all’anno. Indirizzato a clientela business e domestica, il servizio ha materialmente debuttato con otto lettere inviate dalla Germania, 11 dalla Spagna e tre dall’Italia. «La piattaforma – aggiunge D’Urso – ha un cuore non accessibile, di proprietà della Prt, e una parte a libero accesso, sviluppata sul modello di business aperto e collaborativo di Google». Punta a intercettare la posta on demand, quella che non rientra nei canali ottimizzati e gestiti, a livello centrale, dalle aziende, e che rappresentano circa il 40% delle spedizioni. Tradotto in numeri, per l’Italia si parla di un potenziale di spedizioni pari a circa 2 miliardi, 10 miliardi per la Francia, ben 80 miliardi per gli Stati Uniti. Il modello di business costruito dalla Prt si basa sul pagamento di fee di posta, in entrata e in uscita, e su un costo del servizio di elaborazione, stampa e imbustamento del documento. Tutta la fase di recapito, invece, il cosiddetto “ultimo miglio” resta in capo all’operatore nazionale e ha un costo pari alla spedizione domestica. «L’investimento iniziale per lo sviluppo della piattaforma – conclude D’Urso – è stato il passo principale, nei prossimi anni Prt si concentrerà sullo sviluppo della piattaforma, per renderla adatta a gestire ogni tipo di comunicazione, e per la promozione del sistema». (fonte: Il Sole 24 Ore)

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