Il deputato del Pd eletto all’estero, Alessio Tacconi (nella foto), ha presentato un’interrogazione parlamentare, sottoscritta anche dai colleghi Fedi, Garavini, La Marca e Porta, per chiedere al ministro degli Affari esteri e della cooperazione internazionale che cosa intenda fare per risolvere lo stallo che si è venuto a creare all’interno del Comites di Barcellona. Nella sua interrogazione, Tacconi ricorda che nella circoscrizione di Barcellona le elezioni del Comites erano state rese possibili solo dopo la riapertura dei termini per la presentazione delle liste e l’indizione di nuove elezioni, il 17 aprile 2015. «La parità nel numero di rappresentanti eletti per ciascuna delle due liste concorrenti, la Lista Azzurra e la Lista Italia», spiega Tacconi, «ha prodotto uno stallo nel regolare insediamento del comitato, che, infatti, a distanza di quasi due anni, non ha mai trovato un accordo sulla nomina, al suo interno, del presidente».
«Devo dare atto al console generale Nicoletti», continua ancora il deputato, «del suo costante impegno per mettere in campo ogni possibile tentativo di mediazione per avvicinare le parti in causa e trovare una via d’uscita all’impasse, ma sfortunatamente tutto si è rivelato inutile e, di fatto, la nostra collettività di Barcellona si vede privata del proprio organismo di rappresentanza di base che la legge riconosce alle nostre comunità d’oltre confine». «Abbiamo perciò chiesto al Governo che cosa intenda fare per risolvere lo stallo alla luce della normativa vigente e quali iniziative legislative o regolamentari intenda mettere in atto, perché situazioni del genere non abbiano a verificarsi in futuro. Abbiamo anche chiesto se non intenda riconoscere un contributo integrativo al Comites di Madrid che, con encomiabile spirito di solidarietà, si offre quale punto di riferimento anche per i connazionali residenti nella circoscrizione di Barcellona, esercitando in tal modo la rappresentanza dei nostri connazionali per l’intero Paese».
Vorremmo dire all’on.Tacconi che a Barcellona non abbiamo bisogno del suo intervento come neppure quello di altri deputati del Pd. E non avevamo dubbi che alla fine della sua interrogazione lo stesso Tacconi proponesse un contibuto integrativo da parte del ministero al Comites di Madrid (eletto con una unica lista facente riferimento allo stesso Pd) per occuparsi del distretto di Barcellona «con encomiabile spirito di solidarietà». Il Comites di Barcellona esiste e una parte di esso è più che attivo, la Lista Azzurra (evidentemente non facente riferimento al Pd) continua a lavorare ed è attivissima, sia attraverso riunioni periodiche sia attraverso la stipula di convenzioni a favore dei nostri connazionali, così come attraverso la propria rete di rappresentanti su tutto il territorio del distretto consolare. Se il Pd vuole mettere le mani anche sul distretto di Barcellona, le elezioni le deve vincere e non deve cercare, attraverso manovre furbesche, di arrivare laddove le urne non hanno premiato il partito di Renzi.
Sappia inoltre, caro Tacconi, che noi operiamo senza contributi e senza stanziamenti ministeriali, si può lavorare benissimo senza costare un solo centesimo allo Stato italiano e continueremo a lavorare con questo spirito anche nel futuro. L’on. Tacconi, da parlamentare si occupi invece di far cancellare la tassa che il governo del Pd ha imposto a tutti noi Aire, chieda scusa a tutti i nostri concittadini per aver votato la legge di stabilità con la quale si è confermata l’Imu applicata a tutti gli italiani residenti all’estero e faccia un mea culpa per far parte di un governo che considera la nostra prima ed unica casa in Italia al pari di una seconda casa, equiparandoci di fatto ai proprietari di ville e castelli di lusso. Siamo curiosi e attendiamo l’esito della sua interrogazione, vediamo quali risultati produrrà, ma le garantisco e ribadisco che qui nel distretto di Barcellona questa sua iniziativa non ha fatto piacere, non è stata richiesta e produrrà un ulteriore allargamento della frattura tra noi ed il gruppo del Pd che da Madrid continua ad interferire nelle questioni del Comites del nostro distretto consolare. Se il suo governo decide di commissariare il Comites di Barcellona (fino ad oggi attivo e mai commissariato) lo faccia, può farlo, attenderemo con ansia la convocazione delle prossime elezioni consolari.
Alessandro Zehentner Capolista Lista Azzurra – Comites Barcellona
Sono pienamente d’accordo con quanto detto da Alessandro Zehentner che non conosco di persona ma sicuramente attivo, per quello che sento in giro. Integrare il Co,mi.tes a Madrid……..!!!